giovedì 29 maggio 2014

Le 12 Fatiche di Eracle : 4. Il cinghiale di Erimanto

La quarta fatica imposta da Euristeo a Eracle fu quella di catturare il terribile cinghiale di Erimanto. Il cinghiale terrorizzava i cittadini della zona e catturarlo sembrava impossibile. Eracle riuscì a catturarlo vivo e portarlo da Euristeo. Questi per la paura si nascose dentro una botte.

mercoledì 28 maggio 2014

Aiace e Cassandra

durante la presa di Troia i greci si macchiarono di azioni orrende. Una di queste fu lo stupro di Cassandra, figlia del re di Troia Priamo e sacerdotessa di Apollo, da parte di Aiace, uno dei più valorosi guerrieri al comando di Agamennone. Cassandra si era rifugiata nel Tempio dellla dea Atena ma i greci uccise le poche guardie troiane rimaste penetrarono nel Tempio. Aiace prese Cassandra, che si era aggrappata alla statua di Atena, con la violenza. Per questo tutti i principi greci furono puniti dagli dei: Aiace morì durante il rientro in Grecia. Cassandra diventò bottino di Agamennone e essa, che aveva il dono della chiaroveggenza, gli predisse la sua rovina una volta rientrato a Micene. Agamennone non gli volle credere e cadde vittima della moglie Clitemnestra e dell'amante Egisto (Orestiade).

I Bronzi di Riace

Considerati il capolavoro dell'arte greca classica, i bronzi di Riace sono conservati al Museo Archeologico di Reggio Calabria. Le due statue, in bronzo, risalgono al V secolo a.C e sono state rinvenute nel mare di Riace, località della Calabria Ionica. Non si conosce con certezza l'autore. Vengono proposti Fidia, Policleto di Argo e soprattutto Pythagora di Rhegion (attuale Reggio Calabria). Anche l'identificazione dei personaggi ritratti è incerta. Eteocle e Polinice, figli di Edipo, è l'ultima teoria proposta da Daniele Castrizio, esperto di storia greca e di numismatica (docente all'Università di Messina). 

lunedì 26 maggio 2014

Il rapimento di Ganimede

figura: terracotta rappresentante Zeus che rapisce Ganimede (Museo di Olimpia)

Il mito di Ganimede che ci è noto soprattutto grazie alla mitologia greca è in realtà molto più antico. Anche il re di Creta, Minosse, secondo la leggenda, si innamorò della bellezza di questo giovane pastorello e lo rapì. La versione più recente vede protagonista il dio greco Zeus che rapì Ganimede facendone il suo coppiere nell'Olimpo. Secondo il mito il rapimento è ambientato a Creta sul Monte Ida che fu lo stesso in cui Zeus venne allevato.

Le 12 Fatiche di Eracle : 3. La Cerva di Cerinea

Euristeo fu stupito quando seppe che Eracle aveva ucciso l'Idra di Lerna e gli impose una terza prova: Catturare la Cerva di Cerinea. Questa cerva aveva gli zoccoli d'argento e le corna d'oro ed era sacra alla dea Artemide, protettrice della caccia. Eracle non poteva uccidere l'animale ma lo inseguì invano per circa un anno, senza riuscire a raggiungerlo. Decise allora di ferirla leggermente con una freccia in modo tale che rallentasse per poterla catturare. Fatto ciò porto la Cerva da Euristeo che ancora una volta si arrabbiò e si stupì. La Cerva fu poi liberata e se ne tornò nei suoi territori.

venerdì 23 maggio 2014

Le 12 Fatiche di Eracle : 2. L'Idra di Lerna


dipinto di Antonio del Pollaiolo

L'idra di Lerna era un enorme serpente marino con 9 teste. La battaglia intrapresa dall'eroe per superare la seconda fatica fu molto dura in quanto ogni volta che riusciva a recidere una testa al mostro, questa ricresceva immediatamente. Eracle si fece aiutare da Iolao, i quale cauterizzava con il fuoco i moncherini del mostro. Hera, moglie di Zeus, mandò allora un altro mostro, il Carcino, a distrarre Eracle, ma questi lo schiacciò sotto il calcagno.

martedì 6 maggio 2014

La Venere di Arles

scultura conservata al Museo del Louvre

La scultura è opera di artisti greci ma fu prodotta in Italia sulla base dell'Afrodite di Prassitele. Fu ritrovata nel teatro romano di Arles nel 1651 in diversi pezzi e ricostruita accuratamente dagli esperti. Venere era la divinità protettrice della gens julia (la famiglia di Giulio Cesare). Alcuni dettagli non sono originali come la mano destra con la mela che simboleggia il giudizio di Paride (fu un'aggiunta dello scultore Francois Girardon che si occupò del restauro).

Eracle libera Prometeo

Prometeo era un titano che si era schierato dalla parte degli Olimpi nello scontro con i Titani. Zeus lo incaricò di creare l'uomo per popolare la terra. Prometeo non si accontentò di forgiare la sua creatura ma, grazie alla dea Atena, gli diede anche la facoltà di pensiero e il dono del fuoco. Zeus fu molto contrariato perchè l'uomo fece più danno che cose buone, allora tolse all'uomo il fuoco. Prometeo però ne rubò una fiaccola dall'Olimpo e la riconsegnò agli uomini. La punizione di Zeus fu atroce. Lo fece incatenare in cima ad una rocca da Efesto, dove un'aquila ogni giorno sarebbe scesa dal cielo a divorargli il fegato. Ma il fegato sarebbe ricresciuto ogni notte per consentire alla sofferenza di ripetersi il giorno dopo. Eracle liberò prometeo mettendo fine alla sua agonia.