giovedì 9 ottobre 2014

La morte di Agamennone

dipinto di Pierre Guèrin

Il re leggendario di Micene e Argo, Agamennone, comandante della spedizione achea a Troia venne assassinato al suo rientro in patria dalla moglie Clitemnestra e dall'amante Egisto.
L'erede al trono, il piccolo Oreste, fu messo in salvo dalla sorella Elettra che lo portò fuori le mura della città.
Oreste fu affidato allo zio Strofio, re della Focide. Quando diventerà adulto tornerà ad Argo per vendicare il padre dando origine a quel Capolavoro che è l'Orestea, il dramma di Eschilo.

martedì 22 luglio 2014

Forte Eurialo (Siracusa)

Il forte Eurialo di Siracusa è la più grande fortezza di epoca greca che si conosca oggi. Risale al V-IV secolo a.C e fu fatto costruire dal tiranno Dionisio il vecchio. Ai lavori presero parte 60.000 uomini e 6.000 buoi e Dionisio controllava personalmente l'avanzamento dei lavori. Il forte è stato costruito con lo scopo di controllare eventuali attacchi da parte dei cartaginesi da un lato, e da parte delle città calcidesi, Leontini e Katane, verso Nord. Fu inoltre teatro della battaglia tra siracusani e ateniesi nel 415 a.C. Gli ateniesi cercarono di conquistare forte Eurialo ma furono respinti e poi la loro flotta annientata dal generale Ermocrate. Nel 212 a.C forte Eurialo fu l'ultimo baluardo della resistenza dei greci di Siracusa. I romani dopo un lungo assedio conquistarono la città e la distrussero. Il forte fu utilizzato fino all'età bizantina.

mercoledì 9 luglio 2014

Il Nettuno di Virginia Beach

Nella località di Virginia Beach i cittadini, con una raccolta fondi, hanno fatto realizzare all'artista Paul
DiPasquale una colossale statua del dio del mare Nettuno. Qui, infatti, ogni settembre si svolge il Festival di Nettuno che attrae migliaia di turisti. La popolazione è orgogliosa di avere un simbolo così importante visibile da tutta la città.

giovedì 3 luglio 2014

Le 12 Fatiche di Eracle: 12. Catturare Cerbero, il cane di Ade


dipinto di Paolo Pagani

L'ultima fatica di Eracle, richiesta da Euristeo, fu quella di dover scendere negli Inferi governati dal fratello di Zeus, Ade, e catturare Cerbero, il cane guardiano a tre teste. Eracle non si azzardò di tentare l'impresa senza chiedere il permesso ad Ade. Ade, sapute le motivazioni dell'eroe, gli consente di tentare di catturalo ma solo se avesse combattuto senza utilizzare armi ma solo con le nude mani. Eracle accettò  e dopo una lotta estenuante riuscì a catturare l'animale. Lo portò quindi a Micene, come richiesto da Euristeo, per dimostrare di aver superato la prova e successivamente lo riportò da Ade.

lunedì 23 giugno 2014

Le 12 Fatiche di Eracle: 11. rubare i pomi d'oro del giardino delle Esperidi

Euristeo chiese a Eracle, come undicesima fatica, di rubare alcuni pomi d'oro dal giardino delle Esperidi, le figlie di Atlante. Atlante era un titano che era stato condannato da Zeus a reggere la volta celeste dopo la sconfitta dei titani. Eracle si offrì di reggere la volta al suo posto a patto che gli avesse procurato i pomi d'oro. Atlante accettò ma, ottenuti i pomi, disse a Eracle di non voler più reggere la volta. Eracle, gli disse allora di aiutarlo a sistemarsi meglio perchè avrebbe dovuto reggere la volta per l'eternità. Atlante, ingenuo, lo aiutò e Eracle lasciò nuovamente la volta sulle sue spalle. Portò i pomi a Euristeo, superando la prova.

sabato 21 giugno 2014

La nascita di Edipo, futuro re di Tebe

scultura di Antoine Chaudet

Laio e Giocasta, sovrani di Tebe, non avevano un erede. Il re era disperato perchè avanti con gli anni. Consultò l'Oracolo di Delphi che gli rivelò che la sua sventura era in realtà la sua fortuna perchè il suo primogenito lo avrebbe ucciso e avrebbe sposato sua moglie Giocasta. Quando la moglie rimase incinta, Laio attese i nove mesi e appena il bimbo venne alla luce lo strappò alla nutrice e lo fece appendere ad un albero per le caviglie (Edipo vuol dire caviglie gonfie). Il piccolo venne trovato da un pastore che lo curò e lo nutrì. Lo portò poi dal re di Corinto, Polibo, che lo accolse e lo affidò alla moglie Peribea. Quando Edipo crebbe volle sapere la verità sulla sua nascita e qui inizia tutta un'altra storia...

giovedì 19 giugno 2014

Le 12 Fatiche di Eracle: 10. I buoi di Gerione

Gerione era una creatura mitologica con tre teste e il corpo di drago che secondo gli antichi greci governava sulla mitica Tartesso. Gerione possedeva una mandria di bellissimi buoi che tutti gli invidiavano, compreso Euristeo che chiese a Eracle, come decima fatica, di rubargliene un po. Eracle affrontò e uccise il terribile mostro e si avviò verso Argo con  la mandria di buoi. Durante il viaggio fu attaccato da Caco, figlio di Efesto, che rubò parte dei buoi e se li portò nella sua grotta che si trovava in un luogo inaccessibile
. Tuttavia una delle bestie rispose al richiamo di Eracle che le stava cercando, così che l'eroe trovò la grotta, uccise il povero Caco e si riprese i buoi.

mercoledì 18 giugno 2014

Le 12 Fatiche di Eracle: 9. Ippolita la regina delle Amazzoni


scultura di Vincenzo De Rossi

Come nona fatica Euristeo chiese ad Eracle di rubare il cinturone ad Ippolita, regina delle Amazzoni, che aveva il potere di rendere quasi invincibile chi lo indossava. Euristeo era bramoso di possederlo. Eracle affrontò il duello con Ippolita e riuscì a soffiargli via il cinturone durante il combattimento. Lo portò ad Euristeo superando così la nona prova.

giovedì 12 giugno 2014

La tomba di Atreo

La tomba di Atreo, nota anche come tomba di Agamennone, è una sepoltura maestosa attribuita al re di Micene Agamennone o a suo padre Atreo. Fu scoperta da Heinrich Schliemann nei pressi della rocca di Micene. L'appassionato archeologo seguì il testo di Pausania, Viaggio in Grecia, in cui venivano descritte le rovine di Micene. All'interno della tomba fu trovato il Tesore di Atreo. Una grande quantità di oggetti in oro e vasellame. Tra questi oggetti celebre è la maschera funebre in oro che copriva il volto del defunto e per questo detta Maschera di Agamennone. In realtà on c'è certezza che la tomba sia stata proprio quella del gran re di Micene, comandante della spedizione greca contro Troia, tuttavia le probabilità restano alte. Forse un giorno nuove scoperte archeologiche risolveranno il mistero.

mercoledì 11 giugno 2014

Le 12 Fatiche di Eracle: 8. rubare le cavalle di Diomede

Si narra che il re della Tracia, Diomede, possedeva quattro feroci giumente che faceva nutrire di carne umana. Euristeo chiese a Eracle come ottava fatica di porre fine a questo abominio. Eracle si recò da Diomede con l'amico Abdero che si diceva fosse anche uno dei suoi giovani amanti. Abdero disgraziatamente fu divorato dalle cavalle quando Eracle gli diede il compito di tenerle sotto controllo. Eracle andò su tutte le furie e per vendicare l'amico, dopo aver catturato Diomede lo diede in pasto alle sue cavalle. Per onorare l'amico fondò sul posto la città di Abdera.

giovedì 5 giugno 2014

La Venere di Morgantina

La Venere di Morgantina è una scultura del V secolo a.C ritrovata nel parco archeologico di Morgantina e trafugata illegalmente. E' stata acquistata dal Paul Getty Museum di Malibu in yn'asta a Londra e solo nel 2011 è stata restituita al Museo di Aidone/Morgantina. La scultura è in pietra calcarea (corpo) e marmo di Paros (testa e arti), ed è attribuita ad uno scultore della Magna Grecia forse allievo di Fidia. Consiglio caldamemente la visita al Museo e soprattutto al parco archeologico di Morgantina magari in Agosto in occasione della festa "Morgantina rivive" in cui la città viene ripopolata con abiti e specialità di epoca greca.

Le 12 Fatiche di Eracle : 7. Il Toro di Creta

Il Toro di Creta era talmente bello che il re Minosse non lo volle sacrificare al dio Poseidone. Per questo il dio infuriato fece innamorare la moglie del re, Pasifae, del toro e dalla loro unione nacque il Minotauro. Euristeo chiese ad Eracle di catturare il toro. L'impresa non era semplice perchè si narrava che questo toro fosse enorme e capace di sputare fuoco dalle narici. Eracle riusci a catturarlo e lo portò dal re Euristeo che aveva intenzione di sacrificarlo a Hera, moglie di Zeus. Tuttavia Hera odiava Eracle e per non dargli soddisfazione rifiutò il sacrificio. Il Toro fu lasciato libero e arrivò nei pressi di Maratona dove diventò famoso come Toro di Maratona.

mercoledì 4 giugno 2014

Le 12 Fatiche di Eracle : 6. Gli uccelli del lago Stinfalo

Il lago Stinfalo, che si trovava presso Nemea, nel Peloponneso, era infestato da terribili uccelli con penne,  becco e artigli di bronzo. Si nutrivano di carne umana per cui avvicinarsi al lago era molto pericoloso. Euristeo decise quindi di imporre a Eracle l'uccisione degli uccelli come sesta fatica. Eracle usò dei sonagli in bronzo per far spaventare gli uccelli che si alzarono in volo, quindi prese a colpirli con le frecce del suo arco la cui punta aveva intinto nel sangue dell'Idra di Lerna. Ne uccise molti così e i pochi uccelli sopravvissuti scapparono via e non tornarono più al lago.

martedì 3 giugno 2014

Le 12 Fatiche di Eracle : 5. Le stalle di Augia

Augia, re di Elide regione del Peloponneso, era figlio del dio Elio. Questi aveva regalato ad Augia del bestiame che, essendo immune alle malattie, era cresciuto a dismisura. Le stalle di Augia erano talmente invase dal letame che i cittadini non ce la facevano più. Euristeo chiese a Eracle, come quinta fatica, di pulire le stalle di Augia in un solo giorno. Recatosi in Elide, Eracle vide che l'impresa era davvero ardua ma grazie al suo ingegno deviò il corso dei fiumi Peneo e Alfeo facendoli passare attraverso le stalle. Si recò dunque da Euristeo che però considerò la prova non valida in quanto Eracle aveva ricevuto un compenso dal re Augia.

giovedì 29 maggio 2014

Le 12 Fatiche di Eracle : 4. Il cinghiale di Erimanto

La quarta fatica imposta da Euristeo a Eracle fu quella di catturare il terribile cinghiale di Erimanto. Il cinghiale terrorizzava i cittadini della zona e catturarlo sembrava impossibile. Eracle riuscì a catturarlo vivo e portarlo da Euristeo. Questi per la paura si nascose dentro una botte.

mercoledì 28 maggio 2014

Aiace e Cassandra

durante la presa di Troia i greci si macchiarono di azioni orrende. Una di queste fu lo stupro di Cassandra, figlia del re di Troia Priamo e sacerdotessa di Apollo, da parte di Aiace, uno dei più valorosi guerrieri al comando di Agamennone. Cassandra si era rifugiata nel Tempio dellla dea Atena ma i greci uccise le poche guardie troiane rimaste penetrarono nel Tempio. Aiace prese Cassandra, che si era aggrappata alla statua di Atena, con la violenza. Per questo tutti i principi greci furono puniti dagli dei: Aiace morì durante il rientro in Grecia. Cassandra diventò bottino di Agamennone e essa, che aveva il dono della chiaroveggenza, gli predisse la sua rovina una volta rientrato a Micene. Agamennone non gli volle credere e cadde vittima della moglie Clitemnestra e dell'amante Egisto (Orestiade).

I Bronzi di Riace

Considerati il capolavoro dell'arte greca classica, i bronzi di Riace sono conservati al Museo Archeologico di Reggio Calabria. Le due statue, in bronzo, risalgono al V secolo a.C e sono state rinvenute nel mare di Riace, località della Calabria Ionica. Non si conosce con certezza l'autore. Vengono proposti Fidia, Policleto di Argo e soprattutto Pythagora di Rhegion (attuale Reggio Calabria). Anche l'identificazione dei personaggi ritratti è incerta. Eteocle e Polinice, figli di Edipo, è l'ultima teoria proposta da Daniele Castrizio, esperto di storia greca e di numismatica (docente all'Università di Messina). 

lunedì 26 maggio 2014

Il rapimento di Ganimede

figura: terracotta rappresentante Zeus che rapisce Ganimede (Museo di Olimpia)

Il mito di Ganimede che ci è noto soprattutto grazie alla mitologia greca è in realtà molto più antico. Anche il re di Creta, Minosse, secondo la leggenda, si innamorò della bellezza di questo giovane pastorello e lo rapì. La versione più recente vede protagonista il dio greco Zeus che rapì Ganimede facendone il suo coppiere nell'Olimpo. Secondo il mito il rapimento è ambientato a Creta sul Monte Ida che fu lo stesso in cui Zeus venne allevato.

Le 12 Fatiche di Eracle : 3. La Cerva di Cerinea

Euristeo fu stupito quando seppe che Eracle aveva ucciso l'Idra di Lerna e gli impose una terza prova: Catturare la Cerva di Cerinea. Questa cerva aveva gli zoccoli d'argento e le corna d'oro ed era sacra alla dea Artemide, protettrice della caccia. Eracle non poteva uccidere l'animale ma lo inseguì invano per circa un anno, senza riuscire a raggiungerlo. Decise allora di ferirla leggermente con una freccia in modo tale che rallentasse per poterla catturare. Fatto ciò porto la Cerva da Euristeo che ancora una volta si arrabbiò e si stupì. La Cerva fu poi liberata e se ne tornò nei suoi territori.

venerdì 23 maggio 2014

Le 12 Fatiche di Eracle : 2. L'Idra di Lerna


dipinto di Antonio del Pollaiolo

L'idra di Lerna era un enorme serpente marino con 9 teste. La battaglia intrapresa dall'eroe per superare la seconda fatica fu molto dura in quanto ogni volta che riusciva a recidere una testa al mostro, questa ricresceva immediatamente. Eracle si fece aiutare da Iolao, i quale cauterizzava con il fuoco i moncherini del mostro. Hera, moglie di Zeus, mandò allora un altro mostro, il Carcino, a distrarre Eracle, ma questi lo schiacciò sotto il calcagno.

martedì 6 maggio 2014

La Venere di Arles

scultura conservata al Museo del Louvre

La scultura è opera di artisti greci ma fu prodotta in Italia sulla base dell'Afrodite di Prassitele. Fu ritrovata nel teatro romano di Arles nel 1651 in diversi pezzi e ricostruita accuratamente dagli esperti. Venere era la divinità protettrice della gens julia (la famiglia di Giulio Cesare). Alcuni dettagli non sono originali come la mano destra con la mela che simboleggia il giudizio di Paride (fu un'aggiunta dello scultore Francois Girardon che si occupò del restauro).

Eracle libera Prometeo

Prometeo era un titano che si era schierato dalla parte degli Olimpi nello scontro con i Titani. Zeus lo incaricò di creare l'uomo per popolare la terra. Prometeo non si accontentò di forgiare la sua creatura ma, grazie alla dea Atena, gli diede anche la facoltà di pensiero e il dono del fuoco. Zeus fu molto contrariato perchè l'uomo fece più danno che cose buone, allora tolse all'uomo il fuoco. Prometeo però ne rubò una fiaccola dall'Olimpo e la riconsegnò agli uomini. La punizione di Zeus fu atroce. Lo fece incatenare in cima ad una rocca da Efesto, dove un'aquila ogni giorno sarebbe scesa dal cielo a divorargli il fegato. Ma il fegato sarebbe ricresciuto ogni notte per consentire alla sofferenza di ripetersi il giorno dopo. Eracle liberò prometeo mettendo fine alla sua agonia.

venerdì 4 aprile 2014

Le 12 Fatiche di Eracle : 1. Il leone di Nemea

da oggi vedremo nel dettaglio le famose 12 fatiche di Eracle. Molti di voi sapranno che Eracle(Ercole per i romani), dovette affrontare queste prove per aver ucciso la moglie Megara e i figli durante un attacco di follia provocatogli dalla moglie di Zeus, Hera. Hera odiava Eracle perchè frutto di uno dei tanti tradimenti di Zeus. Eracle che si era ritirato a vita solitaria fu convinto dal cugino Teseo (proprio lui, l'uccisore del Minotauro) a interpellare l'oracolo di Delphi. Questi sentenziò che per espiare la propria colpa Eracle avrebbe dovuto affrontare 12 fatiche. La prima di queste fatiche era l'uccisione del terribile Leone di Nemea, città situata a Nord-ovest di Argo. Nemeo, questo era il nome del Leone era stato creato da Hera. Aveva una pelle impenetrabile e quindi le frecce non lo scalfivano neppure. Eracle lo stordì con la sua mazza e lo strangolò a mani nude. Ne indossò la pelle come trofeo, ecco perchè spesso Eracle viene rappresentato con la pelle di Leone indosso. Molte opere sia pittoriche che scultoree rappresentano questa prima fatica. Ho scelto una scultura di un artista non molto noto ma importante:

Eracle e il Leone di Nemea, Georg Petel (scultore del periodo Barocco)

Le 12 fatiche di Eracle (Ercole)

Eracle, l'eroe della mitologia greca figlio di Zeus e Alcmena, è famoso soprattutto per le 12 fatiche impostegli dal re di Argo e Torinto, Euristeo. Eracle doveva scontare queste fatiche per ave ucciso la moglie e i figli durante un momento di follia provocatogli dalla moglie di Zeus, Hera, che lo odiava perchè frutto dell'ennesimo tradimento del marito.
Le fatiche che dovette affrontare sono, nell'ordine (fonte wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Dodici_fatiche_di_Eracle)

  1. uccidere l'invulnerabile leone di Nemea e portare la sua pelle come trofeo;
  2. uccidere l'immortale Idra di Lerna;
  3. catturare il cinghiale di Erimanto;
  4. catturare la cerva di Cerinea;
  5. disperdere gli uccelli del lago Stinfalo;
  6. ripulire in un giorno le stalle di Augia;
  7. catturare il toro di Creta;
  8. rubare le cavalle di Diomede;
  9. impossessarsi della cintura di Ippolita, regina delle Amazzoni;
  10. rubare i buoi di Gerione;
  11. rubare i pomi d'oro del giardino delle Esperidi;
  12. portare vivo Cerbero, il cane a tre teste guardiano degli Inferi, a Micene.

Nei prossimi post li vedremo nel dettaglio ;)

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scultura in bronzo di Eracle di epoca romana conservata nei Musei Capitolini (Roma)