giovedì 1 dicembre 2016

Il consumo del Vino nel Simposio: verità e luoghi comuni


Il vino era una bevanda divina nell'antichità.
Furono i Micenei a diffonderne la Cultura in tutto il Mediterraneo.
Già il Sud Italia veniva chiamato Enotria, la terra del Vino. Qui, Ausoni ed Enotri e poi con il processo di ellenizzazione svilupparono la Coltura e la Cultura del Vino, la bevanda prediletta dal Dio Dioniso.

Il Simposio era un momento sacro per gli antichi greci. Il vino era lo strumento attraverso cui il Simposio si realizzava perfettamente.
Il Vino non veniva mai bevuto puro, ma mescolato con acqua nelle proporzioni 2 a 3. Ciò affinchè i partecipanti rimanessero lucidi nelle discussioni che si affrontavano.

Era il Simposiarca a stabilire le proporzioni di acqua e vino, quante coppe ogni partecipante poteva bere e dava la parola nelle discussioni.

Il Simposio era tutto e niente: era momento di discussione politico-civile-filosofica, era momento per stringere alleanze e fare programmi, era momento di divertimento, era anche un momento erotico etero-omosessuale, ma anche della derisione scherzosa.

Ovviamente il Simposio non era mai fine a se stesso. Gli antichi greci credevano molto nel concetto di confronto intellettuale finalizzato al miglioramento di tutte le parti in gioco. E da questo punto di vista possiamo vedere il Simposio anche come un momento istruttivo.

Il Vino nel Simposio gioca il ruolo di inibitore e predispone i partecipanti alla conversazione.
Letteralmente Simposio deriva da due parole greche arcaiche:

syn + pìnein = bere insieme

Ma quanti erano i partecipanti al Simposio?

In base alle testimonianze pervenute sembra che il numero dei partecipanti al Simposio dovesse errere compreso tra il numero delle grazie e il numero delle Muse (3-9).

Il Kline

Si tratta del lettino (il termine è ancora in uso in alcuni paesi di Creta), sui cui si sdraiavano i convitati. In Grecia si usava un kline per due ospiti mentre a Roma ogni ospite aveva il suo lettino.
I letti erano disposti secondo le mura perimetrali della stanza del Simposio, poichè al centro si trovavano dei tavolini con le pietanze offerte dal padrone di casa e il cratere contentente il vino mescolato ad acqua.

Le donne al Simposio

Le donne sposate o comunque libere non erano ammesse ai Simposi. Sono le "etere" ovvero le donne non sposate per scelta potevano partecipare e offrire i loro servizi ai simposiasti.

Musici e ballerini

Adolescenti musicisti e cantanti allietavano gli ospiti con spettacoli musicali.