dipinto: Antigone cerca di seppellire Polynice. 1825. Sebastian Louis Guillaume Norblin
il mito: se ricordate le vicende del re Edipo ricorderete che questi aveva 4 figli: Eteocle e Polinice che gli voltarono le spalle quando Edipo scoprì di aver ucciso il proprio padre, Laio, e poi c'erano due figlie femmine, Antigone e Ismene. Ricorderete anche che Edipo prima di lasciare Tebe accompagnato dagli insulti dei tebani e dei propri figli maschi, lanciò su questi una maledizione: sarebbero morti l'uno per mano dell'altro. Bene, erano passati diversi anni, Edipo era morto a Colono e Antigone che lo aveva accompagnato negli ultimi giorni di vita era rientrata a Tebe. Eteocle e Polinice per cercare di sfuggire alla maledizione si misero d'accordo per regnare ad anni alterni e quando regnava l'uno l'altro doveva andare in esilio. Il primo anno toccò a Eteocle che tuttavia assaporato il potere non mantenne il patto fatto e non fece rientrare in patria il fratello Polinice. Polinice si recò ad Argo dove cercò l'aiuto di Adrasto per radunare un esercito contro Tebe (il mito dei "sette contro Tebe" che vedremo più avanti). Lo scontro fu catastrofico, morirono quasi tutti gli uomini della spedizione e nell'ultimo scontro gli stessi Eteocle e Polinice si tolsero la vita a vicenda. Sul trono di tebe tornò Creonte il quale sancì che il corpo di Eteocle avrebbe avuto gli onori funebri mentre il corpo di Polinice sarebbe stato lasciato fuori dalle mura di Tebe alle intemperie e alle belve selvagge. Antigone disubbidì alla legge, cercando di dare degna sepoltura al fratello, ma venne arrestata da alcune guardie e processata secondo la legge di Tebe. Creonte, sebbene Antigone fosse sua nipote stabilì che doveva pagare con la morte per dare l'esempio. Il consiglio degli anziani di Tebe inizialmente si pronunciò contrario alla sentenza ma a seguito delle pressioni del re diede il consenso. Antigone fu rinchiusa in una grotta dove nessuno poteva andare a trovarla.
Continua...
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