"Giove e Io", Correggio 1532-33, Kunsthistorisches Museum di Vienna.
il mito: Io, sacerdotessa di Era, fu una delle innumerevoli conquiste di Giove (Zeus per i greci). Per non farsi scoprire dalla moglie Era, Giove assunse le sembianze di una nube e si unì a Io.
Tuttavia Era riuscì a scoprire il tradimento e per punizione trasformò Io in una giovenca e la fece portare presso Nemea. Ermes (Mercurio), incaricato da Giove, liberò la ragazza, ma Era, non contenta, mandò quindi un tafano a pungere Io che si mise a correre per tutto il mondo allora conosciuto.
Arrivata al braccio di mare tra Europa e Asia, attraversò a nuoto lo stretto, che così prese il nome di Bosforo (dalla parola greca d'origine che significa "passaggio della giovenca").
Giunse in Egitto, dove partorì il figlio di Giove, Epafo, riacquistando le fattezze umane.
Io viene spesso raffigurata come una giovane donna con in testa le corna della vacca. Per questo fu identificata con Iside
Nessun commento:
Posta un commento