dipinto: Apollo e Leucotoe, Antoine Boizot XVIII secolo, Museo delle belle arti di Tours
il mito: dopo il precedente post in cui vi abbiamo raccontato il mito di Cassandra ecco un altro amore di Apollo che non andò a finire proprio bene. Apollo si innamorò di Leucotoe figlia del re di Babilonia che il padre teneva segregata all'interno del suo palazzo. Per avvicinarsi a lei Apollo prese le sembianze della madre Eurinome e giunto nelle sue stanze riacquistò il suo aspetto. Leucotoe ne fu molto felice e si abbandonò al suo amore. Clizia, una ninfa che Apollo aveva abbandonato dopo essersi innamorato di Leucotoe avvisò il re dell'accaduto. Il re, furioso, fece seppellire la figlia viva e Apollo non potè far nulla per salvarla. Decise allora di tramutarla in germoglio di Incenso in modo da poter sentire il suo profumo fino al cielo. Quanto a Clizia Apollo non volle più vederle e lei quasi ne morì di disperazione finoa che Apollo decise di trasformarla in un fiore che avrebbe sempre rivolto il suo sguardo verso di lui: il Girasole.
il mito: dopo il precedente post in cui vi abbiamo raccontato il mito di Cassandra ecco un altro amore di Apollo che non andò a finire proprio bene. Apollo si innamorò di Leucotoe figlia del re di Babilonia che il padre teneva segregata all'interno del suo palazzo. Per avvicinarsi a lei Apollo prese le sembianze della madre Eurinome e giunto nelle sue stanze riacquistò il suo aspetto. Leucotoe ne fu molto felice e si abbandonò al suo amore. Clizia, una ninfa che Apollo aveva abbandonato dopo essersi innamorato di Leucotoe avvisò il re dell'accaduto. Il re, furioso, fece seppellire la figlia viva e Apollo non potè far nulla per salvarla. Decise allora di tramutarla in germoglio di Incenso in modo da poter sentire il suo profumo fino al cielo. Quanto a Clizia Apollo non volle più vederle e lei quasi ne morì di disperazione finoa che Apollo decise di trasformarla in un fiore che avrebbe sempre rivolto il suo sguardo verso di lui: il Girasole.
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