venerdì 21 giugno 2013

Il mito di Giove e Io

dipinto: Giove dona Io a Giunone, David Teniers il vecchio, 17h secolo

il mito: questa è la triste storia di Io, figlia del re-fiume di Argo, Inaco. Io è una fanciulla bellissima e Giove si innamora di lei. Per non farsi scoprire dalla moglie Giunone assume le sembianze di una nube e si unisce a Io. Giunone tuttavia sospettava una relazione tra i due e stava per coglierli sul fatto, senonchè Giove, pur di sfuggire all'ira della moglie trasfoma Io una Giovenca (giovane vacca) e la dona a Giunone quando questa giunge dove si trovavano gli amanti. Giunone tuttavia non se la bevette facilmente. Mandò un tafano a tormentare la povera Io che fuggì costeggiando il mare che da allora porta il nome di Io-nico. Giunse in Asia minore, attraversò il Bosforo (che in greco vuol dire passaggio della giovenca) e giunse alla fine in Egitto dove riacquistò le sembianze umane e assunse il nome di Iside, la famosa dea egiziana. Dall'unione con Giove nacque Epafo, in seguito venerato come Api il dio bue.

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